CENNI STORICI
L'origine di Grottaglie (dal lat. «Cryptae Aliae» = molte, diverse grotte) va ricercata negli insediamenti rupestri che si sono susseguiti nella zona fin dal periodo del Paleolitico.
I primi gruppi umani abbandonarono man mano le profondità delle "gravine" per occupare le alture isolate sulle quali stabilirono i loro villaggi fortificati, dando vita ai vari casali tra cui «Casale Cryptalearum», nucleo primigenio dell'attuale centro storico di Grottaglie.
Nei secoli successivi, il feudo fu trasferito a diversi proprietari laici e fu soggetto a ripetute sollevazioni popolari. Un clima di disorientamento politico generale ed il nascente fenomeno del brigantaggio accompagnarono la prima espansione urbana "fuori le mura", fino al periodo unitario, a partire dal quale le vicende di Grottaglie si accomunano a quelle di molti centri simili nel Meridione d'Italia.
LA CITTÀ OGGI
La città di Grottaglie è collocata sua una collina del territorio jonico della provincia di Taranto. Dista circa 20 km dal capoluogo di provincia e conta una popolazione di circa 32.500 abitanti che occupano una superficie di circa 100 kmq.
I due settori trainanti sono rappresentati dall’agricoltura, leader nella coltivazione e produzione di uva da tavola, e dall’artigianato ceramico rappresentato nello storico “Quartiere delle Ceramiche”, costituito da oltre 50 botteghe scavate nella roccia e ancora sede di un’importante produzione di manufatti ceramici.
Ai margini del comprensorio cittadino trova la sua sede l’Aeroporto “Marcello Arlotta” ove si è sviluppata l’industria altamente tecnologica del gruppo Alenia Aeronautica che realizza le fusoliere per il Boeing 787.
La città possiede significativi monumenti sia dal punto di vista storico che culturale; fra questi vanno citati il Castello Episcopio (XIV sec.) oggi sede del Museo della Ceramica; la Chiesa Matrice (XIV sec.); il Santuario di S. Francesco De Geronimo (XIX sec.) dedicato al santo nativo di Grottaglie; la Chiesa del Carmine (XVI sec.); la Chiesa di S. Francesco di Paola (XIX sec.);
l'Eremo di S. Maria in Campitelli (IX sec); il Santuario della Madonna della Mutata.