COMUNICATO STAMPA N.4584
21 dicembre 2020 La Giunta propone l’intitolazione di due nuove vie Tra via Puccini, Via Procaccia e via Ariosto sorgeranno via Palmina Martinelli e via Sandro Pertini Con l’approvazione della delibera n. 227 da parte della Giunta Comunale riunitasi venerdì 18 dicembre 2020, il Comune di Monopoli ha avviato l’iter per l’intitolazione di due nuove vie cittadine. È stata proposta l’intitolazione a Palmina Martinelli (1967-1981) e a Sandro Pertini (1896-1990) delle nuove strade carrabili da realizzarsi tra via Giacomo Puccini, Via Procaccia e via Ludovico Ariosto nell’ambito del PUE che interessa l’Ambito “S7”. Lo scorso 19 novembre l’Associazione Allegra Brigata di Monopoli, l’Associazione Culturale Collettivo Teatro Prisma di Bari e l'Associazione Progetto Donna Onlus avevano presentato una raccolta di 252 firme per intitolare una via a Palmina Martinelli, vittima di organizzazione criminale nel 1981 all’età di 14 anni. Contestualmente l’Amministrazione Comunale ha inteso intitolare una via a Sandro Pertini per l’alto ruolo rivestito in vita ricoprendo il prestigioso incarico di Presidente della Repubblica e palesando eccezionali doti umane e di statista nonché doti di coraggio nel periodo bellico e volte a difendere la propria patria dall’occupazione nazista. Ora tutta la documentazione sarà inviata alla Prefettura di Bari che dovrà dare il via libera definitivo.
PALMINA MARTINELLI (1967 - 1981) - Palmina cresce con 11 tra fratelli e sorelle in una casa popolare di Fasano; la madre fa la domestica ad ore, ma si dice che faccia anche il mestiere più antico del mondo, il padre è disoccupato e neanche si impegna troppo per cercare di non esserlo più. A Locorotondo vive una famiglia “allargata” che gestisce una casa di appuntamenti in una chiesa sconsacrata e fra le ragazze che vi lavorano (tutte di famiglie disagiate) c’è Franca, la sorella più grande di Palmina, che circuita dalle promesse di matrimonio di uno dei figli della tenutaria e minacciata di uccisione della figlia appena nata, subisce il ricatto prostituendosi. L’altro figlio della tenutaria prende di mira Palmina con la stessa strategia, promettendole amore. La quattordicenne casca nel tranello, ma prima che tutto si compia, capisce che qualcosa non è chiara e all’ennesima richiesta del fidanzatino, appoggiato dalla stessa madre della ragazza e da un cognato risponde un secco no. Dopo qualche giorno Palmina viene trovata dal fratello in un angolo del bagno che brucia viva. La sua agonia dura 20 giorni al Policlinico di Bari, dove fa subito due nomi, la sua testimonianza viene raccolta e registrata dal PM Nicola Magrone, ma al processo i suoi aguzzini vengono assolti per insufficienza di prove e il suo caso è stato archiviato come suicidio. SANDRO PERTINI (1986 - 1990) - Sandro Pertini nacque nel 1896 a Stella, in provincia di Savona e, dopo gli studi ed il conseguimento della laurea in Giurisprudenza, si avvicinò alla vita politica aderendo e militando nel partito Socialista Italiano di Filippo Turati. Rimarrà fedele alle sue idee politiche fino alla data della sua morte avvenuta nel 1990, vivendo due guerre mondiali, la dittatura fascista, la democrazia repubblicana di cui fu indubbio e indiscusso protagonista. Fu uno dei massimi esponenti antifascisti e, durante il Ventennio, fu esule in Francia, dove svolse i lavori più umili. Innumerevoli furono le condanne giudiziarie che subì dal regime. Dopo il 25 luglio 1943 rientrò in Italia alla guida del Comitato di Liberazione Nazionale - Alta Italia. Nel 1968 divenne Presidente della Camera dei Deputati, il primo uomo non democristiano e di sinistra a ricoprire tale incarico e, dieci anni dopo fu eletto alla Presidenza della Repubblica. |