SAC - Sistema Ambientale e Culturale
“La Murgia dei Trulli: dal mare alla Valle d’Itria”
Che cos'è
Il SAC “La Murgia dei Trulli: dal Mare alla Valle d’Itria” interessa l’intero territorio dell’Area Vasta “Valle d’Itria” compreso tra i territori dei Comuni di:
- Alberobello
- Castellana Grotte
- Cisternino
- Locorotondo
- Martina Franca
- Monopoli
- Noci
- Putignano
Le otto Amministrazioni cogliendo l’invito della Regione hanno avviato, sotto un’unica regia, la costituzione del Sistema Ambientale e Culturale che ha alla baseL’idea Forza di consolidare l’appeal del brand “Valle d'Itria” coltivando una visione sistemica di destinazione attraverso la valorizzazione del patrimonio naturale e culturale al fine di incrementare i flussi di visita destagionalizzati strutturando un’offerta rivolta a differenti segmenti di domanda
La Valle d’Itria dovrà essere e manifestarsi quale destinazione “autentica e specifica” nell’esperienza di soggiorno e in particolare ricettiva che è in grado di garantire al turista; “ospitale e accogliente” nella capacità di fornire forme di turismo esperienziale; “aperta tutto l’anno” potendo integrare “turismi” differenti.
A questo complesso processo di valorizzazione i Comuni Promotori sono affiancati dai seguenti partner istituzionali proprietari e/o gestori di beni/servizi:
- Società Grotte di Castellana s.r.l.
- Fondazione Carnevale di Putignano
- Fondazione Paolo Grassi – Martina Franca
- Conservatorio di Musica Nino Rota – Monopoli
- Consorzio Teatro Pubblico Pugliese
- Associazione Ecomuseale di Valle d’Itria - Locorotondo
- G.A.L. Terra dei Trulli e di Barsento
- G.A.L. Valle d’Itria Esso è dotato di competenze tecniche e gestionali.
Tutti questi soggetti partecipano
Tavolo Tecnico di Pilotaggio del SAC, che fra le diverse finalità ha quella di coinvolgere nel processo tutti i soggetti del territorio interessati.
Schema 1 - L’intero impianto del SAC “La Murgia dei Trulli: dal mare alla valle d’Itria” declinato rispetto all’Idea Forza L’operazione 1: 8 Itinerari per 8 tematismi (IAT) L’operazione 2: Laboratori destagionalizzati