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    Studi e statistiche

    Studio idrogeologico - Definizioni termini utilizzatiStudio idrogeologico - Definizioni termini utilizzati
    Studio sul sistema idrogeologico
    del territorio di Monopoli

    - Politecnico di Bari -

    Definizioni termini utilizzati:


    Il Rischio

    Secondo la definizione elaborata dall’UNDRO (United Nations Disaster Relief Office) nel 1979, il rischio (R) rappresenta l’entità del danno atteso in una data area e in un certo intervallo di tempo al verificarsi di un particolare evento (calamitoso se si fa riferimento alle calamità prodotte) ed è correlato alla pericolosità dell’evento o hazard (H), alla vulnerabilità (V) e alla esposizione (E) secondo la relazione seguente:  R = H * V * E
     



    Componenti del rischio

    Hazard o Pericolosità: Probabilità che un evento si verifichi in un certo intervallo di tempo e in una determinata area con una certa intensità.

    Vulnerabilità: Capacità di un sistema di far fronte alle sollecitazioni prodotte dall’evento calamitoso.

    Esposizione: Indice quantitativo del numero di persone e di beni economici e capitale sociale esposti alla potenziale situazione di pericolo



    Hazard o pericolosità

    Hazard Naturali: terremoti, maremoti (o “tsunami”), eruzioni vulcaniche, eventi meteorici particolari (uragani, venti impetuosi, grandinate, siccità, ecc.), mareggiate, frane, incendi boschivi, esondazioni fluviali.

    Hazard Tecnologici:
    inquinamenti delle acque, dell’atmosfera, del suolo, piogge acide, conseguenze relative ad incidenti in impianti industriali, centrali nucleari,...

    Hazard “Na-Tech”: fenomeni naturali/tecnologici scatenati da cause tecnologiche/naturali.



    Vulnerabilità

    Vulnerabilità Fisica: Predisposizione del sistema ricevente a subire danni materiali.

    Vulnerabilità Sistemica: E’ dovuta alla complessità strutturale del sistema territoriale, ossia alle relazioni che intercorrono tra le varie parti che lo compongono (sociale, politica, economica, culturale).



    Esposizione

    Il concetto di esposizione va riferito sia alla dimensione temporale che a quella spaziale.

    Ad esempio, la quantità di popolazione esposta a rischio è maggiore nei luoghi di lavoro durante le ore diurne, mentre in quelle notturne è più elevata nelle abitazioni.



    Le fasi temporali di un evento calamitoso

    Un evento calamitoso si sviluppa temporalmente in tre fasi consecutive: Impatto  /  Emergenza  /  Ricostruzione




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    Area Lavori Pubblici

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    (Protezione civile - Ordinanza per l'interdizione dell'accesso veicolare e pedonale su alcuni tratti di costa interessati da situazioni di pericolo connesse a dissesti idrogeologici ed instabilità)

     
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