COMUNICATO STAMPA N.4395
13 dicembre 2019
La Giunta propone l’intitolazione di una via a Louis Braille
È la viabilità secondaria della SS 16 (svincolo Alberobello). Il via libera definito atteso dalla Prefettura
Con l’approvazione della delibera n. 262 da parte della Giunta Comunale riunitasi giovedì 12 dicembre 2019, il Comune di Monopoli ha avviato l’iter per l’intitolazione di una nuova via cittadina. In particolare è stata proposta l’intitolazione a Louis Braille (1809- 1852) della viabilità secondaria est della SS 16 Adriatica in corrispondenza dello svincolo “Monopoli-Alberobello” al km 845+600.
La Giunta Comunale ha accolto la proposta dell’Anci nazionale, su invito dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, a intitolare una via all’inventore del codice Braille per la scrittura e la lettura delle persone non vedenti. Ora tutta la documentazione sarà inviata alla Prefettura di Bari che dovrà dare il via libera definitivo.
LOUISE BRAILLE - Louis Braille (1809- 1852) è stato un inventore francese ; ideò il codice Braille , che da lui prese il nome, utilizzato per la scrittura e la lettura dalle persone non vedenti. All'età di quattro anni, giocando con gli attrezzi del padre, che lavorava nella sua bottega di ciabattino, perse un occhio e, dopo poco, anche l'altro, a causa della infezione conseguente all'incidente.
All'età di 10 anni, nel 1819, fu quindi accolto nell' Istituto dei Ciechi di Parigi, uno dei primi Istituti al mondo per ragazzi Non Vedenti. Nell'Istituto, Braille, si istruì, e si dedicò alla musica divenendo abile organista, e fu tanto apprezzato in questa attività da essere spesso richiesto in varie chiese per suonare durante le cerimonie religiose. Nel 1827 si affermò quale giovane insegnante nell'Istituto stesso. Attraverso l'insegnamento, ebbe modo di verificare le difficoltà presentate dalla educazione dei giovani non vedenti e ideò a vent'anni, nel 1829, il sistema di scrittura a punti in rilievo (perfezionato poi da Foucault) che porta il suo nome. L'idea gli fu fornita dalla visita in Istituto di un soldato, Charles Barbier, che gli parlò di un modo a cui aveva pensato per trasmettere informazioni di notte, al buio, nelle trincee. Esso consisteva in sistema di dodici punti in rilievo che rappresentavano differenti suoni. Braille semplificò il sistema, riducendolo ad una combinazione di sei punti, per mezzo della quale rappresentare tutte le lettere dell'alfabeto, ed estese poi lo stesso metodo anche alla rappresentazione della notazione musicale e perfino alla matematica. L'alfabeto tattile inventato da Louis Braille ha consentito ai ciechi di tutto il mondo di poter leggere e scrivere autonomamente, e quindi comunicare, anche se solo fra coloro che conoscono questo particolare sistema, realizzando una tappa storica nel processo di integrazione dei non vedenti nella società.
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