Comunicato stampa

“Arriba arriba” il brano rap e videoclip di Kaos Wacko feat. Tormento e Tecà
La presentazione a Musica D’Attracco il 2 marzo alle 19 e alle 21.30

Al boom elettorale di Beppe Grillo fa da eco il ritmo graffiante e dinamico del trio rap Kaos Wacko feat. Tormento e Tecà che sabato 2 marzo prossimo presenteranno il loro nuovo singolo “Arriba arriba” all’interno del Centro Polifunzionale “Musica d’Attracco” sito in via Procaccia a Monopoli (Ba).
Un brano, dal beat esplosivo e guarda caso contemporaneo poiché il testo va ad incidere sull’attualità lasciando all’immaginazione di ognuno di noi l’interpretazione che si vuol dare. In realtà le intenzioni dei tre artisti premonitori, che senza saperlo con questo brano sono diventati oggi tre “grillini”, mirano alla casta apostrofata come «uomini senza faccia» e nel rinnovamento nessuno ci crede più, anzi «è finita». 
Sabato è previsto un doppio appuntamento per motivi di capienza poiché si attende un pubblico numeroso di teenager ma anche i fan dei Sottotono che nel frattempo sono cresciuti. Sarà fatto ascoltare il brano accompagnato dalla proiezione su maxi schermo del videoclip, girato il 31 gennaio scorso negli studi cinematografici e televisivi della Input s.r.l. per la regia di Vincenzo Alba, fotografia Mimmo Migailo, effetti speciali e trucco di Anna Sannolla. Presenterà Enrico Fornaro dj di Radionorba. 
“Arriba arriba” è frutto di una collaborazione tra l’artista emergente di Castellana Grotte (Ba) Jacopo Babbo, in arte Kaos Wacko, e la voce indimenticabile dei Sottotono, gruppo idolo negli anni ’90, Massimiliano Cellamaro alias Tormento con la partecipazione di Tecà (uno dei fondatori dei Pooglia Tribe). Il beat è a cura della Probo Style di Castellana Grotte. Entrambi gli appuntamenti del 2 marzo saranno inaugurati dal dj set di Keedo dei Pooglia Tribe; seguirà un live set dei tre artisti protagonisti. Occasione per riascoltare dal vivo anche alcuni vecchi ed intramontabili successi dei Sottotono.

SINOSSI VIDEOCLIP: Tre ragazzi cercano un mondo disincantato, lontano dalla realtà logorata della sua credibilità e fiducia per colpa della classe dirigente di questo Paese, e si imbarcano su un gozzo per fuggire verso l’orizzonte. Ma tra le insidie del mare, ce n’è una in assoluto da fronteggiare: la sopravvivenza. Perciò provano a pescare e dal mare tirano a galla, presi dall’illusione, oggetti che spesso ci circondano quotidianamente e che man mano hanno rapito la nostra esistenza. La salvezza forse arriverà allo scorgere di un’isola apparentemente deserta ma che è invece abitata da alcune indigene.

Ufficio stampa Mediastudios