Sequestro di due condotte del depuratore: impianto funzionante
Indagine della magistratura per una mancato rinnovo di un'autorizzazione risalente al 2001

Lo scorso 13 settembre è stato notificato al Sindaco del Comune di Monopoli un decreto di convalida di sequestro con facoltà d’uso e contestuale avviso di garanzia, di due condotte di scarico di acque reflue del depuratore comunale ubicate in Torre d’Orta di Monopoli. Il provvedimento di sequestro è stato ritenuto necessario per “occupazione abusiva di suolo demaniale marittimo” prevista dagli artt. 54 e 1161 del Codice della Navigazione.

L’autorità giudiziaria ha accertato che il Comune di Monopoli occupa 50 metri lineari di suolo demaniale marittimo dove insiste la condotta attualmente a servizio del depuratore e 50 metri lineari di suolo demaniale dove insiste la vecchia condotta non più a servizio del depuratore. In sostanza, tale occupazione non risulta essere stata autorizzata.

«In realtà dai documenti risulta che il Comune di Monopoli è stato autorizzato all’occupazione demaniale ma il provvedimento è scaduto il 31 dicembre 2001. Purtroppo alla scadenza e negli anni successivi non si è provveduto a chiedere la proroga della concessione e ciò ha determinato la constatazione attuale dell’occupazione “abusiva” dal 2001. Il fatto è penalmente rilevante in quanto riguarda un suolo appartenente al demanio e interessa il Sindaco attualmente in carica in quanto rappresentante legale dell’Ente per una condotta illecita che però di fatto si protrae sin dal 2001», afferma il Sindaco Angelo Annese.

«È altresì vero, però, che parte di detta condotta incide su una parte di particella catastale non intestata al demanio ma al Comune di Monopoli e di tanto l’autorità marittima sta chiedendo conto all’Agenzia del Territorio. Visto che la questione è oggetto di indagine da parte dell’Autorità Giudiziaria, ho immediatamente rimosso la situazione di occupazione abusiva oggetto di accertamento presentando formale istanza di sanatoria per il pregresso e di consegna di area demaniale marittima per il futuro, avendo comunque accertato la mancanza agli atti del Comune di Monopoli di qualsiasi concessione o richiesta di rinnovo essendo la stessa all’epoca di competenza dell’autorità marittima», continua il Sindaco.

«Infine, il sottoscritto è a disposizione della magistratura per chiarire una vicenda che ha attraversato ben 17 anni, quattro amministrazioni comunali e una gestione commissariale. E vorrei rassicurare la cittadinanza in quanto il sequestro non riguarda l’impianto e non attiene al suo funzionamento», conclude Annese.