Piazze e fontane

Il nostro centro storico è una ragnatela di vicoli e piazze, un susseguirsi di piccole vie che si addentrano nell’abitato e di improvvisi spazi attorno a cui si affacciano, come in una delle migliori scenografie prospettiche, case, chiese, palazzi e botteghe. Da sempre la piazza ha costituito un punto fondamentale nella vita della città, non solo dal punto di vista economico, ma anche sociale, culturale e religioso. È, infatti, proprio in piazza che si allestiscono i primi mercati rionali, ci si scambiano opinioni, hanno luogo i primi comizi elettorali, nascono le botteghe, si svolgono le processioni, i bambini giocano rumorosamente. È il fulcro della vita quotidiana. Tutto passa per la piazza. Anche le rivolte. Non a caso nel 1647 le donne monopolitane scesero in piazza a macinare grano sui sassi proprio per ribellarsi alla gabella sul grano.

Le piazze si sono sviluppate man mano che il paese cresceva, dal mare verso l’entroterra, assumendo forme sempre più razionali e frutto di progetti preventivi, essendo parte integrante dell’ambiente e del tessuto urbano, assumendo posizioni centrali rispetto all’abitato con il convergere delle vie adiacenti.
Con l’arrivo dell’acqua corrente, le piazze si arricchiscono delle fontane, dispensatrici di quell’importante risorsa il cui approvvigionamento risultava scarso e faticoso soprattutto per le classi più povere. Diventano punti di incontro e di ristoro e vengono installate non solo nel centro abitato ma anche in alcune contrade dell’agro. Con il tempo non mancarono costruzioni di fontane monumentali, come quella costruita in epoca fascista in Piazza Vittorio Emanuele e poi abbattuta alla fine del regime.
Nel 2012, dopo l’inizio dei lavori di rifacimento dell’intera piazza, detta “Il Borgo”, è stata costruita una nuova e zampillante fontana.

Testo e Ricerca a cura di Maria Marzolla
Servizio Civile 2012 - Comune di Monopoli «Progetto Espressioni d'identità»
[19 Marzo 2013]