Le fiere e i mercati a Monopoli
I mercati e le fiere hanno avuto da sempre un importante ruolo all’interno della società, non solo dal punto di vista economico, ma anche sociale e culturale. Un momento di incontro, uno spostarsi dalla propria bottega alla strada, l’originarsi della concorrenza, il punto in cui convergono poliedriche esperienze commerciali e, perché no, anche di vita. La figura del mercante, in passato, rappresentava una sorta di autorità, era il punto di contatto con il mondo circostante, era l’unico che poteva fornire informazioni e notizie recenti su quanto accadeva nei dintorni, aveva l’abilità di incantare la gente e di convincerla, riuscendo a stabilire un rapporto di fiducia con gli acquirenti.
Le fiere erano occasioni di socialità, avevano luogo in date precise del calendario, legate quasi sempre a ricorrenze religiose: le più importanti erano sicuramente quella dell’Annunziata e quella di Santa Lucia, entrambe presenti ancora oggi e punti di riferimento in un tessuto sociale che va articolandosi sempre più.
È inoltre importante non trascurare quanto queste occasioni facessero entrare in contatto, oltre alle produzioni, anche nuove forme linguistiche, abitudini di vita e comportamenti fino ad allora sconosciuti. Non in ultimo, la figura del venditore ambulante, le sue grida inconfondibili che riecheggiavano per le stradine del nostro centro storico, segno inconfondibile del nostro passato.
Notizie tratte da:
- Maria Marzolla, “Il gridar cantando. I venditori ambulanti di Monopoli. Voci, urla, canti di un tradizione dimenticata” in
Tesi di laurea in Beni Culturali, 2007.
Testo e Ricerca a cura di Maria Marzolla
Servizio Civile 2012 - Comune di Monopoli «Progetto Espressioni d'identità»
[19 Marzo 2013]