La Pentolaccia
La pentolaccia era ed è ancora tutt’oggi una tradizione molto sentita dalla nostra gente e soprattutto da chi è più avanti nell’età, nel ricordo di quello che accadeva un tempo.
La rottura della pentolaccia avveniva a cavallo tra il carnevale e la quaresima, fissando come data la seconda domenica di Quaresima. Grandi e piccini si riunivano solitamente nell’agro, dove erano state appese al soffitto diverse pignate (recipienti di creta) colmi di noci, fichi secchi, fave, lupini, e più tardi anche di cioccolate e caramelle. A turno si veniva bendati e armati di bastone e su indicazione dei presenti si cercava di rompere una delle pignate, sperando nel miglior contenuto. I bambini non vedevano l’ora che venisse rotta quella ricolma di cioccolate e caramelle per tuffarsi ed accaparrarsi la maggiore quantità.
Al termine si cenava tutti insieme con il calzone di cipolla e del buon vino, preludio alla Settimana Santa.
Notizie tratte da:
- Giovanni Battista Bronzini, Lares – Rivista quadrimestrale di Studi demo antropologici, vol. 56, L. Olschki., 1990.
Testo e ricerca a cura di Maria Marzolla
Servizio Civile 2012 - Comune di Monopoli «Progetto Espressioni d'identità»
[28 Marzo 2013]