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Arte e cultura - La Madonna della Madia Arte e cultura - La Madonna della Madia

La Madonna della "zattera", tra fede e curiosità, rinnova l'antico patto


 

Madonna della MadiaLa tradizione vuole che l'icona della Madonna della Madia sia stata posta in salvo su una zattera in Turchia durante le lotte iconoclaste. L'imbarcazione di fortuna con il prezioso carico sarebbe quindi approdata per la prima volta in città, la notte del 16 dicembre 1117. Un'antica leggenda narra che la Madonna andò in sogno a un pio sacrestano di nome Mercurio che per tre volte si recò dal vescovo Romualdo per riferirgli che la Madonna era in porta con i legni di cui necessitava l'erigenda cattedrale romanica. Quelle travi che hanno così tanto navigato per mare, dopo la ricostruzione della cattedrale in forme barocche (nel '700), sono ancora in alto, oltre il tetto in pietra, a sostegno delle capriate e nella prima cappella a destra.
Per tre volte il sacrestano fu ricacciato dal vescovo che lo tacciò d'ubriachezza fino a quando gli angeli fecero suonare miracolosamente le campane della città e la gente (anche il vescovo) si riversò al porto e vide zattera e icona. La scena si ripete per due volte l'anno identica (il 14 di agosto e il 16 dicembre).
L'icona è un'odigitria (in greco, colei che guida), modello tipicamente bizantino che si rifà alla prima immagine di Maria, dipinta da san Luca. In loco è detta "della Madia", in riferimento alla zattera (Almadìa in spagnolo).
E' una tempera su tavola, una sorta di "preghiera figurata" in cui anche i colori rispettano le rigide regole del rivolgersi a Dio. La mano del Bimbo è perfettamente al centro del quadro e benedice alla maniera greca. Le lumeggiature e i fili d'oro del vestito del Cristo sono espressione della sua regalità solare. Nella mano sinistra un cartiglio. Le gambe incrociate annunciano i momenti della passione.
Ogni tratto ci parla dell'Oriente. Le aureole a racemi rilevati in pastiglia rimandano alle produzioni cipriote o crociate. Le tre stelle sul manto della Vergine (una è coperta dal Cristo) indicano la perpetua verginità di Maria: prima, durante e dopo il parto.
Un particolare espediente pittorico, poi, permette alla Vergine di osservare il visitatore posto in qualsiasi posizione prospettica. Il suo doppio manto, indica la sua natura divina e terrena, lei madre di Dio e madre dell'umanità.
In basso, due figure: un chierico e un monaco. Sono il probabile finanziatore e l'esecutore di un antico restauro.

Documento storico - edizione 2002 - del dott. Eustachio Cazzorla

 

Info

Contatti

Largo Cattedrale n. 1
70043 Monopoli (BA)
Tel: 080.742253
mail cattedralemonopoli@libero.it  -  web www.cattedralemonopoli.net

La chiesa è sede della confraternita del "SS. Sacramento"

Parroco: Sac. GIUSEPPE CITO
Vicari parrochiali: Sac. Stefano Mazzarisi e sac. Carlo Semeraro

Le tre Parrocchie di Maria SS. della Madia, dei Santi Apostoli Pietro e Paolo e di S. Maria Amalfitana, site nel Contro storico di Monopoli, pur conservando il loro stato giuridico, sono state costituite formalmente in “Unità Pastorale”.


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