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Arte e Cultura - La Confraternita di Nostra Signora del Suffragio (Purgatorio) Arte e Cultura - La Confraternita di Nostra Signora del Suffragio (Purgatorio)
 
 
La Confraternita di Nostra Signora del Suffragio (detta “del Purgatorio”)



La Confraternita, detta comunemente delle Anime Sante del “Purgatorio”, proprio per l’umano bisogno di rapportarsi alla morte,  ottenne il beneplacito da Mons. Cavalieri il  18 Febbraio 1668, anno della sua fondazione, sotto il titolo di  S. Maria del Suffragio, con gli stessi privilegi dell’Arciconfraternita di Roma di Santa Maria del  Suffragio, a Strada Giulia, dove fu aggregata il 10 Marzo dello stesso anno. La Chiesa provvisoria della Confraternita fu concessa, con Bolla di Mons. Giuseppe Cavalieri, “nel basso della Cattedrale”. Dopo il crollo del campanile della Cattedrale, avvenuto il 20 Novembre 1686, Mons. O. Cavalieri permise la fondazione della nuova Chiesa, ed il 7 Novembre 1687 vi fu posta la prima pietra.

C’è da sottolineare che i suoli delle dimore del campanile, crollato con ingenti danni e morti, furono acquistati dall’associazione laicale, che decise di costruirvi propri qui una cappella, con annessa sacrestia ed oratorio, dedicata alla Natività di Maria, quasi in forma di voto; nel  1700 (Anno Santo) fu completata una parte della Chiesa. Dopo aver trasportato i resti dei soci defunti, precedentemente seppelliti nei pressi della Cattedrale, il  02 Aprile 1700 Monsignor Gaetano de Andreis ne permise la benedizione e i confratelli presero possesso del nuovo luogo.

Come trascritto nelle Regole, approvate da Ferdinando IV, re delle due Sicilie, il 18 Maggio del 1765, il confratello - “aveva il dovere di fare orazioni “per quelle anime”, che aspettano questo santo suffragio, e refrigerio alle pene che patiscono, considerandosi sotto la testa di morte che egli è mortale e che presto ha da morire, e che mediante la grazia di Dio andrà a purgare i suoi peccati, ed a penare nel Purgatorio…” -.
La Confraternita, istituita per  -“far orazioni per l’anima in Purgatorio, aveva come segno l’immagine della SS.ma Madre di Dio col Figliuolo in seno e, sotto di essa, una donzella in ginocchioni vestita con l’abito di detta Confraternita con un vaso in braccio, qual versi acqua sopra le anime che sono in Purgatorio, nell’orlo della quale sia questa parola suffragium, e sotto la figura di detta donzella il detto Purgatorio con molte anime ivi penanti, ed attorno a tal segno in lettere negre dica Confraternitas Sanctae Mariae Suffragii, qual segno sia in carta pecorina, e non di altro ricamo, o con oro intorno, e debba esser portato alla mozzetta alla spalla sinistra verso il petto e il detto abito sia.. “ - .

La confraternita era un’associazione di preghiera, attraverso cui si puntava alla salvezza della propria anima e di quella delle persone più care, unito agli aspetti “più terreni”, quale quello di assicurare una “degna e decorosa”  sepoltura a quei confratelli poveri, che “cessano di vivere e mancano i mezzi per un funerale”.
La Confraternita, contraddistinta dalla mozzetta verde, ha sede presso la chiesa detta erroneamente “del Purgatorio”; in realtà la chiesa (stando alle Regole e al Volume II delle Conclusioni del 1700), è intitolata a Nostra Signora del Suffragio. Come attestato e scritto, la Confraternita fu comunque costituita nel 1633, ma soltanto il 18 Febbraio 1688 come già detto in avanti ottenne il beneplacito da mons. Giuseppe Cavalieri e successivamente aggregata all’Arciconfraternita di Roma di Santa Maria del Suffragio, come da privilegio risalente al 19 Marzo 1668.  Tra lasciti e donazioni varie, che aumentarono nel corso del tempo, la confraternita comprendeva la figura di un cassiere, che si occupava delle risorse economiche e (come documentano le Regole), individuava una persona che doveva andare alla questua dell’olio per i trappeti del territorio e alla raccolta delle vettovaglie “secondo ab antiquo si è praticato” e solo per il  tornaconto del sodalizio.

Molto importanza rivestiva l’uniformità degli abiti, per esprimere l’appartenenza ad una comunità, così come significava rispondere ai propri doveri e segno di uguaglianza. Particolare impegno venivano profuso dai confratelli specialmente per la devozione mariana in suffragio dei defunti e molte altre energie venivano impiegate per la solennità della Natività di Maria SS.  e di  Maria SS. Addolorata (la cui statua è presente nella Chiesa del Purgatorio) portata in processione durante la Settimana Santa e precisamente il Venerdì Santo.

La chiesa del Purgatorio è citata da alcuni come la chiesa “dei morti in piedi”, in quanto sono visibili otto salme (di concittadini e di un forestiero) defunti tra il 1172 e il 1832. Nel corso del Novecento e tuttora (specie in novembre, mese dei defunti), i devoti vanno a pregare dinanzi questi cadaveri mummificati, la cui originaria sepoltura era sotto la sagrestia della chiesa. Ma dopo il divieto di sepoltura nelle chiese e l’erezione del cimitero fuori l’abitato, nel 1842, anche questo sepolcreto fu ridotto solo a ripostiglio.




Testo e Notizie tratte da:

-    Pepe Francesco, Di Palma Giuseppe, “Santi, Cristi e crestjène Cronache di religiosità popolare a
Monopoli” Prefazione di Giuseppe Vacca, Zaccaria Editore, 2005.


Ricerca e foto a cura di Angela Marasciulo
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