Villa Meo - Evoli
La villa, costruita nel corso del 1700, presenta oggi sei camere adibite come struttura ricettiva di B&B e un trullo, che costituisce un appartamento separato, adibito a casa vacanza.
La villa inizialmente era possedimento e proprietà dei Martinelli, ma in seguito l’eredità passò in mano ad una donna, sposata con un Meo- Evoli, cosicché la villa prese il nome Meo - Evoli.
Fu costruita per volere del nobile patrizio salernitano Vito Giuseppe Martinelli (1758- 1833) il quale fu il primo della famiglia a trasferirsi da Mola a Monopoli, dove impiantò il commercio di pannamenti, seteria e la compravendita di olio e vino. La tradizione orale vuole, comunque, che la casata sia di lontane origini venete.
L’esuberanza delle produzioni agricole del tempo (cerealicola, olivicola, viticola) determinò la presenza in loco dei nobili proprietari, i quali incrementarono l’economia terriera, che permise l’edificazione delle loro eleganti dimore.
La villa presenta comunque la tipica connotazione di casa come luogo destinato ad ambiente di socializzazione.
Anche gli arredi presenti all'interno della villa, tutti originali e di stile rococò, pur non rinunciando alla frivolezza, si piegano ai bisogni del comfort e agli usi dello stare insieme in modo conviviale.
La loggia e il giardino compensano le ambientazioni raffigurate dagli affreschi delle volte a botte e nelle pareti dove i soggetti naturalistici sono portatori di levità e moderazione nel colore.
Le camere prima erano tutti comunicanti e gli affreschi presenti all’interno di esse, tutti originali e di fine settecento, esprimevano un modo di dipingere, che costituiva un modo di comunicazione dei pittori del tempo. Le camere invece, presentano affreschi e tondi del 1800.
Il giardino, che è possibile ammirare affacciandosi dalla loggia della villa e varcando la possente cancellata d'ingresso alla stessa, è una riproduzione del giardino all'italiana.
In stile italiano, il giardino è ricco di essenze, fontane, sculture (sia medioevali sia del XVIII secolo), così come di reperti archeologici.
L’architettura del giardino era stata realizzata in modo tale che l'acqua, per caduta dalla "fontana del Bacchetto" a maggior quota, arrivava a zampillare in tutte le altre sette fontane. In questo modo si ricreava cosi fra il verde delle piante, le sculture marmoree e il fruscio dell’acqua, un' atmosfera tipica dei giardini italiani e indubbiamente francesi del periodo neo- classico.
Attualmente il giardino di Villa Meo - Evoli fa parte del sistema museale del Comune di Monopoli poiché ritenuto opera unica in tutto il territorio pugliese.
Sono presenti inoltre raffigurazioni del giardino all'interno della villa: esse sono riprodotte su alcune pareti dell’edificio, con perfette siepi, statue e fontane e colonne in stile ionico, che sono le stesse colonne che ritroviamo sulla facciata della villa.
Nei tondi di una camera doppia, infine, ritroviamo la raffigurazione di un Vesuvio poiché la famiglia Martinelli possedeva terre nel napoletano e nella città di Ostuni; una vasta estensione territoriale che partiva da Mola di Bari ed arrivava appunto sino ad Ostuni. Infine ritroviamo la raffigurazione di Villa Meo Evoli, anticamente villa di colore grigio.
Uno splendido Museo, infine, è presente all'interno della villa.
Francesco Paolo Martinelli, uomo di grande cultura nonché politico e legislatore, amante delle arti e soprattutto della scultura, edificò il Museo di Villa Meo Evoli nel 1837. Egli mise la sua collezione a disposizione di quanti, studiosi e non, avrebbero voluto approfondire le loro conoscenze e trarre vantaggio dalla visione di tali opere.
Sulla porta del museo incisa su una lapide, è possibile leggere la seguente scritta:
“DELLA CELEBRITA’ DELLA STORIA E DELLA FAVOLA
AD UOMINI DEL SAPERE AMATISSIMI
IN QUESTO TEMPIO LA MEMORIA A DIFENDERE
FRANCESCO PAOLO MARTINELLI DIEDE OPERA
NELL’ANNO DEL SIGNORE MDCCCXXXVII”
(Museo Villa Meo - Evoli)
Informazioni tratte da:
- Sito internet: http://www.meoevoli.it;
- Bumbalova Maria Reho, La Collezione Meo - Evoli - Ceramica Italiota a figure rosse; Fasano -
Schena Editore 1979;
- Per ricerche ed approfondimenti è possibile consultare il sito:http://www.meoevoli.it/villa/tesi/testo.asp?l=IT
- Si ringrazia la gentile disponibilità e collaborazione della Famiglia Meo - Evoli
Testo, Ricerca e Foto a cura di Angela Marasciulo
Servizio Civile 2012 - Comune di Monopoli «Progetto Espressioni d'identità»
[24 Aprile 2013]